Wasabi, che cos’è

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Wasabi

Il wasabi è una salsa verde famosa perché di solito accompagna sushi e sashimi: tutti infatti, mangiando al giapponese o in un ristorante fusion, si saranno trovati di fronte ad una ciotolina con questa invitante pasta verde che però nasconde un sapore che può non essere gradito da tutti.

Si può anche sciogliere nella salsa di soia

Si può anche sciogliere nella salsa di soia ed ha una consistenza pastosa, simile al dentifricio. Il wasabi è una radice giapponese che cresce spontanea nelle zone fredde del paese, vicino i fiumi.

Della pianta si utilizzano sia le foglie che il rizoma: le prime sono essiccate e aggiunte alle pietanze per insaporirle.

Il rizoma, ovvero il germoglio (confuso spesso con la radice), viene usato per preparare la famosa salsa verde, un po’ piccante, ed è proprio per questo che il sapore del wasabi si ama o si odia.

Il wasabi si usa in questo modo: quello originale va grattugiato sulle pietanze non più di 15 minuti prima del pasto, così da conservare le numerose proprietà organolettiche che ha questo prodotto.

Il wasabi infatti:

  • facilita la digestione ed è un ottimo antibatterico
  • è ricco di Vitamina C e di antiossidanti
  • ha un elevato contenuto di acqua e di minerali
  • è utile per la depurazione dell’organismo (contribuendo all’espulsione delle tossine e alla conseguente pulizia del fegato).

Si può anche preparare a casa: di solito partendo dalla radice fresca oppure dalla polvere.

Una volta acquistata la radice fresca in un negozio di alimenti asiatici, eliminare le foglie, lavare e far asciugare all’aria aperta. Poi con una grattugia in acciaio, grattugiare la radice nel quantitativo desiderato e formare una palla.

Infine lasciare riposare per circa 10 minuti e servire.

Dopo aver toccato il wasabi, lavarsi le mani ed evitare il contatto con gli occhi.

In alternativa al wasabi si può usare il rafano europeo (più facile da trovare) a cui aggiungere un mix di spezie.


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