Ci sono tanti motivi per cui è un bene acquistare verdura a km 0 e soprattutto verdure di stagione. Sicuramente questo fa bene alla nostra salute perché si acquistano prodotti freschi, genuini e di stagione; in questo modo si consumeranno sempre prodotti diversi e nutrienti.

Infatti, anche se oggi possiamo avere a nostra disposizione ogni alimento in ogni momento dell’anno, grazie alle colture in serra e alla facilità dei trasporti oppure per l’allungamento della shelf life e a specifici imballaggi, in realtà molte volte questi prodotti sono privi di nutrienti proprio perché “imposti” dalle multinazionali e non proposti dalla natura in quel determinato periodo dell’anno.

Comprare verdure a km 0

Comprando verdure a km 0, dunque, si salvaguarda anche la biodiversità del pianeta, guadagnandoci in salute!

Inoltre si risparmia, perché si acquista direttamente dai produttori, senza intermediari, e dunque non ci sono costi di trasporto o imballaggio in più.

Come se non bastasse, si fa un gran del bene anche per il pianeta proprio perché, se non ci sono trasporti per portare i prodotti sulle nostre tavole, allora vuol dire che non ci saranno nemmeno emissioni di anidride carbonica.

Dunque, ci sono solo vantaggi nell’acquistare verdure a km 0 tenendo conto che molte volte acquistando dai contadini, dai produttori, dall’aziende agricole e così via, si avranno prodotti davvero di ottima qualità anche a prezzi più bassi di quelli del supermercato.

Proprio per incentivare questa pratica di acquisto (e di consumo) critica ma molto positiva, a ottobre 2018 è stata approvata alla Camera una normativa sulla valorizzazione e la promozione dei prodotti a km 0 in Italia.

Così il consumatore può fare una scelta “sana e ambientale” che “tuteli chi sceglie il cibo locale e chi lo produce”.

Quindi, per prodotti a km 0 o da filiera corta, si intendono quelli che vengono venduti e consumati nel raggio di 70 km dal luogo di coltivazione e di trasformazione della materia prima.