C’è sempre una sorta di diatriba quando si tratta di lievito da utilizzare per preparare la pizza in casa: la “lotta” è fra lievito di birra o lievito madre.
C’è chi dice che il lievito madre conferisca leggerezza
C’è chi dice che il lievito madre conferisca leggerezza e digeribilità all’impasto mentre si demonizza il lievito di birra che potrebbe inficiare appunto sulla digeribilità e far sentire gonfi subito dopo aver mangiato la pizza.
In realtà la digeribilità dipende dalla maturazione dell’impasto, cioè da quanto tempo matura e lievita: un impasto con lievito di birra lasciato riposare per 24 ore in frigorifero è digeribile tanto quanto un impasto con lievito madre.
Si può utilizzare il lievito di birra in cubetti da 25 grammi e di solito si calcolano 3 grammi per chilo di farina ma il quantitativo esatto dipende dalla temperatura nella stanza, dall’umidità, dalla percentuale di acqua che si sta usando, da dove si farà lievitare l’impasto.
Questo lievito va bene anche perché di solito quando si prepara la pizza in casa, viene cotta e mangiata e non conservata per lungo tempo; si potrebbe preferire il lievito madre quando la pizza deve essere conservata per più giorni e non mangiata in tempi brevi proprio perché il suo vantaggio è la conservazione più lunga.
Comunque, con il lievito di birra tanto quanto quello madre, si otterrà una pizza fragrante e digeribile.
Il lievito di birra
Il lievito di birra è più pratico e comodo da utilizzare e si può acquistare al supermercato ed è anche più semplice da gestire e conservare.
Il trucco sarà quello di aggiungerlo all’impasto nelle quantità giuste in base alle variabili viste sopra e lasciar lievitare per il tempo necessario al raddoppio del volume.
Attenzione poi dovrà essere posta a come si stende l’impasto e alla sua cottura utilizzando il forno di casa.
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