Le seppie sono dei molluschi molto utilizzati in cucina in preparazioni in umido, ripiene, con piselli, o in zuppa. Un ottimo secondo piatto molto gustoso da preparare con molte preparazioni.

Ma come vanno pulite le seppie?

Il consiglio è di utilizzare dei guanti in lattice durante tutto il procedimento poiché il nero delle seppie è un inchiostro molto resistente e non si laverà dalla pelle facilmente.

Quindi prendere le seppie esercitando una lieve pressione con le dita sul ventre per individuare l’osso e, una volta trovato, tagliare in trasversale per eliminarlo.

A questo punto, allargando la membrana incisa, dovrebbe essere facile individuare la sacca dell’inchiostro (non sempre presente), da estrarre delicatamente perché contiene il nero quindi non va schiacciata.

Una volta estirpata, si può passare al separare la testa dal corpo della seppia: bisognerà tenere fermo quest’ultimo e tirare via la parte dei tentacoli. Poi passare la seppia su un tagliare e appiattirla con le mani e poi eliminare le piccole appendici interne del corpo.

Praticando una piccola incisione sul retro, sarà facile sfilare la pelle con le mani.

Poi passare alla testa, e togliere le interiora (sono molli e vischiose); eliminare anche il dente (o becco), posizionato al centro dei tentacoli, facendo una pressione con i pollici nella parte sottostante il rostro in modo da spingerlo verso l’alto.

Con un coltellino asportare anche gli occhi incidendoli in maniera circolare intorno al bulbo. Infine, sciacquare bene le seppie così che siano pronte per essere cucinate.

Una volta pulite, le seppie possono essere conservate in frigorifero per un giorno in un contenitore di vetro coperto con pellicola trasparente. In alternativa si possono congelare per circa un mese: basterà posizionarle all’interno dei sacchetti per congelare.

Le seppie si possono utilizzare per tantissime preparazioni, ad esempio accompagnate da piselli e/o patate oppure da fare ripiene.