Quando si prepara la pizza a casa, ci sono alcuni accorgimenti da prendere per fare in modo che il risultato sia soddisfacente. Se si vuole gustare la pizza a cena, meglio preparare l’impasto la mattina o il giorno prima e poi conservarlo in frigorifero per la lievitazione.

Impastare a mano, lavorando in punta di dita con delicatezza.

Dopo la lievitazione, una volta che è raddoppiato di volume, si può sgonfiare delicatamente l’impasto e dividerlo in parti uguali formando dei panetti da porre anche in delle teglie o stampi, mettendoli a lievitare distanti fra loro.

Poi l’impasto potrà essere steso nelle teglie (meglio usare stampi rotondi dai bordi bassi, volendo anche ricoperti di carta da forno o spennellati con olio), partendo sempre dal centro e stendendo con le mani su un piano infarinato, verso i bordi.

Per la farina, è consigliabile quella di tipo 1, 2 o integrale, piuttosto che la 00 che è troppo raffinata. Per il lievito, andrà bene quello di birra, se in casa non si hanno altri lieviti preparati da soli come il lievito madre, la biga o il licoli.

Il lievito di birra è facile da utilizzare

Il lievito di birra è facile da utilizzare, da gestire e da conservare ed il risultato sarà una pizza croccante e gustosa come quella che si acquista al forno o in pizzeria.

Per la cottura, la pizza va posta sul ripiano più in basso del forno, preriscaldato alla temperatura massima che il forno può raggiungere, l’ideale sarebbe 250° ma 220°-230° in modalità statica; con forno ventilato impostare la temperatura a 20° in meno.

Quando il fondo della pizza è ben dorato

Quando il fondo della pizza è ben dorato (verificare alzando la base con un cucchiaio di legno o una spatola), si può aggiungere la mozzarella o il condimento ed informare nel ripiano più alto del forno riducendo a 200° la temperatura.
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